Un allarme viene generato quando un muscolo si contrae, segnalando che ha raggiunto il limite della sua capacità.
La capacità di distinguerla da altre lesioni muscolari è essenziale per ricevere il trattamento adeguato.
Le contratture dei muscoli sono causate da uno sforzo o da un carico eccessivo, o da uno stress ripetuto nel tempo, e provocano un aumento del tono muscolare che è involontario e incontrollabile.
Le contratture dei muscoli sono caratterizzate da un aumento del tono muscolare che è sia involontario che incontrollabile.
È concepibile che la contrattura si verifichi come risultato dei seguenti fattori:
Una malattia che colpisce altri componenti anatomici è prodotta da un’attività intensa senza un adeguato periodo di riscaldamento prima della sessione di esercizi.
Muscoli come il trapezio e il deltoide sono responsabili del controllo dei movimenti involontari.
Le contratture possono verificarsi in uno qualsiasi dei muscoli elencati sopra (cioè la regione lombare).
Negli atleti, le contratture alle gambe (spasmi dell’adduttore e del bicipite femorale) sono frequenti, specialmente negli sport che richiedono corsa o sprint veloci e/o allenamento con muscoli freddi.
Qual è il modo migliore per capire se si ha una contrattura?
L’ipertonia del muscolo si avverte di solito tramite una semplice palpazione, che permette di identificare i cosiddetti siti trigger, cioè quelli che provocano dolore quando vengono toccati, per aiutare a individuare la presenza di una contrattura rilevando la presenza di punti trigger. Il dolore muscolare è spesso accompagnato da sintomi come rigidità e difficoltà di movimento. Tieni presente che questi sintomi possono anche essere legati ad altre malattie muscolari come crampi o strappi. Possono anche essere un segnale di una condizione articolare, che dovrebbe essere valutata dal medico. Può essere difficile determinare la causa di questa malattia.
Quindi, come si fa a capire se si tratta di una contrattura o meno?
Dato che nel caso dei crampi non si verifica una rottura della fibra muscolare, essi si placano rapidamente quando si allunga il muscolo colpito, si limita il suo uso e si reintegrano i liquidi e i minerali persi (come il sodio, il potassio, il magnesio e il calcio) mentre si partecipa all’attività fisica. Un disturbo cronico è un disturbo che dura per molti giorni o settimane, come la contrattura muscolare.
La contrazione di un muscolo e il rilassamento del muscolo “antagonista” si verificano a causa dello stiramento delle fibre muscolari oltre la loro lunghezza normale: questo di solito appare come un dolore forte ma transitorio che scompare in pochi secondi dopo l’applicazione dello stiramento (a differenza della contrattura).
Si può scegliere di continuare l’attività fisica che ha provocato il danno muscolare, mettendosi a rischio di esiti ancora peggiori, come la rottura di una fibra muscolare. In modo paradossale, questo rappresenta un pericolo. Il gonfiore e la formazione di un ematoma sono effetti collaterali tipici di quest’ultimo tipo di lesione, che comporta la lesione delle fibre muscolari (a causa della fuga di sangue dai microcapillari dei muscoli).
Come sbarazzarsi di una contrattura nel modo più rapido ed efficace possibile
È uno dei metodi più efficaci di autocura. Un approccio conservativo al trattamento di una contrattura muscolare, come il riposo ed evitare movimenti scomodi, è uno dei metodi più efficaci per recuperare da una contrattura muscolare. Se rimani immobile per un periodo di tempo prolungato, fai attenzione a non esagerare, perché questo potrebbe compromettere la flessibilità muscolare, che può portare alla formazione di nuove contratture se non trattata. Di conseguenza, il riposo dovrebbe essere fornito solo fino a quando il dolore si è attenuato, dopo di che dovrebbe essere interrotto.
Nel frattempo, ci sono tecniche che possono essere utilizzate per accelerare il processo di guarigione, come l’uso di impacchi caldi subito dopo che la contrattura è stata completata. A differenza di altre lesioni muscolari che provocano capillari gonfi o rotti, l’uso di ghiaccio e impacchi freddi non aiuta la guarigione delle contratture in modo altrettanto efficiente (come gli strappi). Il calore, invece, aiuta il recupero muscolare attraverso la dilatazione dei vasi sanguigni nella zona interessata.
Il trattamento con agenti farmacologici è consigliato solo quando la contrattura rende difficile, se non impossibile, svolgere le proprie normali attività. Se questo è il caso, si può ricorrere a farmaci antidolorifici come i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) per il sollievo (FANS). Questi farmaci possono essere assunti per via orale sotto forma di pillole o compresse, ma possono anche essere somministrati topicamente con creme o lozioni, o possono essere trattati topicamente con cerotti medicati che operano sulla regione afflitta.
Affinché il muscolo riacquisti il suo normale livello di contrazione e, di conseguenza, “sciolga” la contrattura, è anche molto efficace riprendere l’attività fisica, facendo sempre attenzione a non esercitare sforzi che causino la ricomparsa della sintomatologia dolorosa: in particolare, sono molto benefici gli esercizi di allungamento e distensione del muscolo interessato, che possono essere associati a una blanda attività di fitness aerobico, in grado di favorire l’afflusso di sangue ai muscoli contratti.
Quando le sensazioni di dolore e di limitazione funzionale durano per molti giorni prima di placarsi, si consiglia di visitare un fisioterapista per ottenere i maggiori risultati nel trattamento della contrattura e recuperare il prima possibile. Nello sport e non solo, diverse tecniche di fisioterapia possono essere utili, come i massaggi decontratturanti, che sono particolarmente utili per liberare le contratture muscolari che colpiscono i fasci muscolari più profondi.
La TENS (Transcutaneous Electrical Nerve Stimulation) può essere utilizzata per trattare le zone dolorose (Transcutaneous Electrical Nerve Stimulation). Questo trattamento funziona fornendo impulsi direttamente ai neuroni che portano i segnali di dolore dal sistema nervoso periferico al cervello, bloccando così la sensazione di dolore.
Un trattamento noto come tecarterapia (o semplicemente tecar) è un metodo per produrre calore nella zona traumatizzata al fine di aiutare i processi di guarigione cellulare necessari per sciogliere la contrattura.
L’uso della terapia a ultrasuoni, una tecnica che utilizza onde acustiche ad alta frequenza non rilevabili dall’orecchio umano, su o in acqua direttamente sulla zona interessata, sta diventando più popolare (contatto indiretto). Utilizzando la terapia laser per fornire energia elettromagnetica al tessuto muscolare danneggiato utilizzando un fascio di elettroni con emissione continua, pulsata o intermittente, penetrano nei muscoli e, come la tecar, aiutano ad aumentare la circolazione del sangue e la temperatura interna. La terapia laser mira precisamente alla membrana cellulare e ai mitocondri, con conseguente guarigione più rapida (i corpuscoli cellulari che fungono da “centrali elettriche” delle cellule). Inoltre, grazie alle sue qualità antinfiammatorie e antinfiammatorie, così come i suoi effetti analgesici e di miglioramento del drenaggio linfatico, può essere benefico in vari modi (promuovendo il riassorbimento dei liquidi interstiziali).
In seguito, è sempre una buona idea impegnarsi in qualche forma di attività fisica prendendo le precauzioni necessarie: avvolgersi in modo caldo nei mesi più freddi, iniziare lentamente (con una fase di riscaldamento ed evitare sforzi iniziali eccessivi), e finire con qualche esercizio di stretching sono tutte buone raccomandazioni.
Nonostante il fatto che la contrattura sia causata da un movimento improvviso o da uno sforzo estremo, ci sono fattori cronici che possono contribuirvi, come gli squilibri posturali dovuti allo stare seduti per un lungo periodo di tempo (per esempio, se si passano diverse ore al giorno lavorando al computer) o dormire nella posizione sbagliata.
Il massaggio, così come qualsiasi altro trattamento menzionato sopra, può essere usato per alleviare i segni e i sintomi della contrattura. Per correggere permanentemente questo problema (e prevenire lesioni future), tuttavia, è necessario migliorare la postura, il che può essere fatto utilizzando una serie di tecniche complementari, come quelle menzionate di seguito:
Prima che si formino le contratture, fare una breve pausa (5 minuti sono sufficienti) per alzarsi e muoversi per scaricare la tensione muscolare che si è accumulata. Eseguire esercizi di fisioterapia mirati, che possono avere un effetto particolare non solo sui singoli gruppi muscolari, ma anche sull’intero sistema muscolo-articolare, come descritto sopra. Fare una breve vacanza dal lavoro (5 minuti sono sufficienti).

AUTORE
Antonio Rozini
Sono un’appassionato di fitness, alimentazione sana e palestra che lavora e vive a Roma, la mia città natale. Avendo passato oltre un decennio a studiare il corpo umano e provare innumerevoli tipi di diete e allenamenti, ho deciso di creare questo portale con un team di esperti di supporto per condividere le nostre esperienze personali, le migliori risorse disponibili in Italia ed aiutare gli altri nel loro percorso verso una migliore versione di loro stessi.