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Creatinchinasi: In cosa consiste l’esame? Quali sono i valori?

Creatinchinasi

La creatina fosfochinasi (CPK), meglio conosciuta come creatinchinasi (CK), è una sostanza presente soprattutto nelle fibre cardiache e nel tessuto muscolare scheletrico.

Si tratta di un enzima fondamentale, il cui compito è facilitare determinate reazioni chimiche.

La creatinchinasi consente la trasformazione della creatina in fosfocreatina, cosicché questa possa consumare ATP e produrre energia.


Cos’è l’ATP e qual è la sua utilità?


Con l’acronimo ATP viene indicata l’Adenosina Trifosfato, una molecola che fornisce all’organismo l’energia utile per espletare la maggior parte delle funzioni cellulari.

Inoltre, l’ATP è in grado di garantire un gruppo fosfato alle altre molecole.

Grazie a questo meccanismo, definito fosforilazione, l’organismo umano riesce a svolgere ogni genere di compito, dal trasporto ai lavori chimico/meccanici.

muscoli e vene

Creatinchinasi nel sangue: qual è la sua funzione e come viene rilevata?


La creatinchinasi è un enzima capace di svolgere due diverse funzioni: trasformare la creatina in fosfocreatina, ma anche favorire la reazione inversa.

Ciò vuol dire che da una parte l’enzima immagazzina l’energia e dall’altra la rende disponibile. Per portare a termine entrambi i compiti, tuttavia, è necessario l’aiuto del magnesio.

Per individuare eventuali alterazioni del quantitativo di CK nel sangue è sufficiente un semplice prelievo.

In genere, il test della creatinchinasi viene effettuato direttamente in Pronto Soccorso, qualora il paziente sia stato colto da un malore che faccia sospettare un infarto.

Tuttavia, è possibile anche ricorrere a semplici esami di routine, soprattutto in presenza di danni ai reni o quando si assumono determinati farmaci.

Ma cosa accade all’organismo in presenza di livelli troppo elevati di CK?

La presenza di valori esagerati di creatinchinasi può dipendere da cause differenti, tra cui infarto del miocardio, condizioni di intenso affaticamento (ad esempio, in seguito ad allenamenti particolarmente faticosi) e determinate malattie muscolari (come la distrofia).

Cos’è la fosfocreatina?


Abbiamo visto come l’enzima creatinchinasi favorisca un rapido immagazzinamento di energia e un altrettanto rapido rilascio della stessa.

Durante un esercizio fisico di breve durata ma particolarmente intenso, la fosfocreatina (o creatinfosfato) accumulata durante i momenti di riposo, libera il gruppo fosfato cedendolo all’ADP.

Il risultato è la sintesi di nuova ATP, capace a sua volta di aumentare la disponibilità di energia in fase di contrazione muscolare.

Le isoforme di CK presenti nel sangue


Visto che le fibre muscolari abbondano di creatinchinasi, un incremento dei suoi livelli nel sangue può indicare un danno al muscolo cardiaco o scheletrico.

Grazie alle diverse isoforme di creatinchinasi (il corpo umano ne possiede tre), la medicina riesce a individuare facilmente il distretto danneggiato, distinguendo, ad esempio, un infarto del miocardio dai danni causati da una patologia come la distrofia muscolare.

Ecco di seguito le principali tipologie di creatinchinasi:

  • la CK-BB, presente soprattutto nei polmoni e nel tessuto cerebrale
  • la CK-MB, che prevale nel cuore e nel muscolo scheletrico
  • la CK-MM, che costituisce il 98% della CK muscolare e quasi l’80% di quella cardiaca



L’analisi dei livelli delle diverse isoforme di creatinchinasi serve anche a monitorare l’efficacia degli interventi trombolitici, in quanto, dopo la riperfusione del tessuto, entro un massimo di 30 minuti è possibile osservare una ulteriore immissione di isoforme nel sangue, accumulatesi all’interno dell’area lesionata del miocardio.


Se sei un atleta e il medico ha ravvisato un aumento della creatinchinasi nel tuo sangue, è probabile che ciò sia dovuto alla cosiddetta rabdomiolisi da sforzo, che può accompagnare esercizi praticati raramente o molto intensi, durante i quali tendono a verificarsi piccole lesioni muscolari.

In ogni caso, non si tratta di una condizione che deve destare preoccupazione: i valori di CK torneranno nei ranghi entro pochissimi giorni.

Per quale motivo è importante misurare i livelli di CK nel sangue?


Misurare la creatinchinasi nel sangue consente di individuare e monitorare eventuali danni muscolari o infiammazioni, tra cui problemi a livello cardiaco.

Se un muscolo qualsiasi soffre, infatti, l’organismo tende a rilasciare quantità crescenti di creatinchinasi a distanza di poche ore dal danno.

La concentrazione di CK raggiunge il suo picco entro le 24 ore dall’evento; al contrario, tende a tornare ai suoi livelli normali dopo 2-4 giorni.

Qualora si verifichino ulteriori danni, i livelli di creatinchinasi possono restare elevati; questi aspetti, ormai perfettamente noti alla scienza medica, rendono il test utile a monitorare l’entità e la progressione di eventuali danni cardiaci e muscolari.

Qualora la quantità di CK nel sangue dovesse risultare troppo bassa, sarà comunque utile ricercare le cause di tale squilibrio (malattie al fegato, scarsa massa muscolare, gravidanza, etc).

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Muscoli, cuore o scheletro?


Esistono tantissime cause in grado di determinare alterazioni significative dei valori di creatinchinasi nel sangue.

Ecco perché, in molti casi può essere utile valutare la quantità delle isoforme di CK, in modo da individuare il luogo esatto in cui è avvenuto il danno:

  • CK-BB: è presente esclusivamente nei polmoni e nel tessuto cerebrale ed è la forma più difficile da rilevare nel sangue
  • CK-MB: valori particolarmente elevati sono la spia di un infarto o di un danno cardiaco grave; tale isoforma è presente soprattutto nel cuore e soltanto in minima parte nel tessuto muscolo-scheletrico
  • CK-MM: valori elevati di questa isoforma fanno riferimento al tessuto muscolare, sebbene una percentuale rilevante sia presente anche nel cuore; in linea di massima, tale isoforma può indicare uno strappo o un affaticamento muscolare

Quando e perché fare l’esame?


In caso il medico sospetti che sintomi quali dolori muscolari, affaticamento e/o urina troppo scura possano dipendere da un danno muscolare, può prescrive il test della creatinchinasi.

L’esame è utile anche in fase di monitoraggio, in modo da poter valutare i progressi dei trattamenti in atto e la risoluzione del danno muscolare.

In altri casi, le quantità di CK nel sangue possono fornire indicazioni molto importanti circa il danno cardiaco, causato da un infarto.

Il test della creatinchinasi può rivelarsi utile anche in seguito a diagnosi di attacco cardiaco, onde monitorare la progressione del danno.



Tuttavia, devi sapere che in sede di analisi è molto facile riscontrare falsi positivi.

Pertanto, ti consiglio di ripetere i test almeno tre volte (distanziandoli di un mese l’uno dall’altro), allo scopo di verificare l’affidabilità dei risultati ottenuti.


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Quali sono i valori normali?


I valori standard di creatinchinasi sono difficili da individuare, in quanto vengono influenzati da molteplici fattori, tra cui sesso, età, massa muscolare e, soprattutto, quantità e qualità degli allenamenti.

In ogni caso, i valori normali rientrano all’interno di un range ben preciso: 60 – 190 U/L. Le quantità di creatinchinasi presenti nel sangue provengono soprattutto dal muscolo scheletrico.

LIVELLI DI CREATINCHINASI ELEVATI: CAUSE


Tutte le patologie che causano danni muscolari e/o interferiscono con la produzione e l’utilizzo di energia muscolare, possono provocare un improvviso aumento di creatinchinasi.

Ecco quali sono le cause principali che stanno alla base dell’incremento di CK nel sangue:

  • malattie infettive
  • sforzi fisici intensi
  • abuso di alcolici
  • delirium tremens (patologia psicotica causata dall’abuso cronico di alcol)
  • ustioni
  • malattie neuromuscolari
  • funzione alterata della tiroide
  • traumi muscolari


Ogni genere di danno muscolare, incluse le iniezioni, può favorire un incremento temporaneo di CK.

LIVELLI DI CK-MB ELEVATI: CAUSE


Ecco di seguito le cause scatenanti:

  • infarto del miocardio
  • miocardite
  • lesione del muscolo cardiaco
  • interventi chirurgici
  • defibrillazione
  • folgorazione (causata da una scossa elettrica)


Danni cardiaci favoriscono l’aumento dei valori di CK-MB entro un lasso di tempo di circa 3 ore; tuttavia, il picco giunge non prima che siano trascorse 18 ore.

In genere, dopo tre giorni dall’avvenuto danno, i livelli tornano nei ranghi.

VALORI DI CK-MM ELEVATI: CAUSE


Le cause alle quali imputare valori fuori norma di CK-MM sono:

  • rabdomiolisi (lesioni del tessuto muscolare dovute a infezioni, trombosi, traumi, affaticamento, crisi epilettiche, bruciature, scosse elettriche, etc)
  • lesioni muscolari
  • miopatie congenite
  • esercizio fisico intenso, soprattutto nel caso in cui il soggetto è disidratato a causa del caldo e dell’umidità
  • intervento chirurgico
  • distrofia muscolare
  • assunzione di farmaci (tra cui statine per ridurre il colesterolo)
  • infiammazione del muscolo scheletrico (miosite)
  • eccesso di iniezioni intramuscolari
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VALORI ELEVATI DI CK-BB: CAUSE


I valori di CK-BB aumentano in caso di:

  • lesioni cerebrali
  • ipotermia
  • meningite
  • tumore al cervello
  • ictus
  • infarto polmonare

VALORI DI CK PIÙ BASSI DEL NORMALE: CAUSE


Le cause più comuni di valori più bassi della norma sono:

  • problemi al fegato
  • scarsa massa muscolare
  • morbo di Addison
  • gravidanza (soprattutto durante i primi mesi)

Misurazione e interpretazione dei risultati


Il test viene eseguito su un campione di sangue, prelevato dal braccio.

Qualora dovessi sottoporti ad un prelievo per la misurazione della CK, ti verrà chiesto di osservare un digiuno di almeno 8 ore.

Dolore toracico e livelli elevati di CK possono indicare un recente infarto.

Se i valori diminuiscono prima di subire una nuova impennata, ciò potrebbe voler dire l’arrivo di un secondo infarto.

Concentrazioni moderatamente alte di creatinchinasi vengono osservate in seguito a sessioni di allenamento particolarmente intense, tra cui sport da contatto, sollevamento pesi o lunghe sessioni di esercizi anaerobici.

Infine, un’eccessiva presenza di creatinchinasi può segnalare anche il debutto di patologie neurologiche gravi (tra cui la SLA, sclerosi laterale amiotrofica).

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AUTORE

Antonio Rozini

Sono un’appassionato di fitness, alimentazione sana e palestra che lavora e vive a Roma, la mia città natale. Avendo passato oltre un decennio a studiare il corpo umano e provare innumerevoli tipi di diete e allenamenti, ho deciso di creare questo portale con un team di esperti di supporto per condividere le nostre esperienze personali, le migliori risorse disponibili in Italia ed aiutare gli altri nel loro percorso verso una migliore versione di loro stessi.

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